“Dragon Heart. Il Regno” di Amabile Giusti: il finale che desideravo
“Dragon Heart. Il Regno” di Amabile Giusti (Gribaudo) è il secondo e ultimo volume di una dilogia romantasy che ho AMATO.
TRAMA – Argon è il Patronus, l’unico uomo in grado di domare i draghi millenari che imperversano nel Regno. Il suo nome incute timore ovunque, la sua forza è inarrestabile. Ma un’antica maledizione lo sta consumando, e il tempo a sua disposizione si assottiglia sempre di più. Tuttavia, non è la morte che teme: lui deve trovare Gea. Deve salvarla dalle mani di Copernicum, il comandante dei Venatores che la tiene segregata nel Palazzo Reale. Sottoposta a prove sempre più difficili per dimostrare di essere la Madre predetta dalla Suprema Profezia, colei che, sposando il Principe, salverà il Regno dalla rovina, Gea deve fingersi leale al trono, nascondere i propri sentimenti e scegliere con attenzione di chi fidarsi. Il legame tra lei e Argon è diventato una condanna, eppure il destino continua a spingerli l’uno verso l’altra. Mentre il Regno sprofonda nel caos e i draghi si preparano alla battaglia, antiche alleanze si spezzano, nuove forze entrano in gioco. E quando verrà svelato un segreto rimasto nascosto troppo a lungo, nessuno sarà più al sicuro.
Dopo “Dragon Heart. Il viaggio“, “Dragon Heart. Il Regno” chiude la dilogia romantasy di Amabile Giusti. Il primo romanzo mi era piaciuto molto e, come spesso succede, ero un po’ in ansia nell’attesa del secondo e conclusivo volume della storia di Gea e Argon. Ma non sono rimasta per niente delusa!
Si entra subito nel vivo dell’azione in questo libro, specie perché tutto l’impianto narrativo e il worldbuilding erano stati raccontati e analizzati nel precedente romanzo, così come erano stati presentati i personaggi e quasi tutte le dinamiche, ma non sono mancate le sorprese.
Il focus rimane fisso su Gea e Argon. Sulla prima perché adesso è chiamata a superare ben quattro prove per dimostrare di essere la Madre che dovrà sposare il Principe e salvare il Regno, così come profetizzato; e sul secondo perché l’antica maledizione di cui si era fatto cenno adesso diventa, di giorno in giorno, un conto alla rovescia verso la morte.
Per fortuna i due saranno aiutati da pochi amici ma estremamente fidati (ho trovato adorabili i dialoghi tra Argon e il suo fedele servitore Septimus), ma soprattutto potranno contare su loro stessi e sull’amore che esplode in modo dirompente, in tutta la sua ineluttabile verità.
Un amore capace di irradiarsi anche sugli altri esseri umani e sulla natura, in grado di stravolgere destini che sembravano già scritti e tracciare un futuro che pareva inafferrabile.
Amabile Giusti ci regala pagine di grande emozione, sia quando racconta del sentimento tra i due protagonisti, sia quando racconta l’arco evolutivo di entrambi, presi singolarmente. Ho trovato molto interessante come ognuno dei due vada alla ricerca della propria verità con grande coraggio e fiducia.
L’unico aspetto che mi ha lasciato perplessa è il fatto che Gea non sveli ad Argon cosa le succeda alla fine (ovviamente non dirò di che si tratta, e non entrerò nel dettaglio), ma spero che lei gli dirà tutto più avanti, nei capitoli successivi della loro storia.
Ho “Dragon Heart” una dilogia romantasy davvero molto bella, sia a livello emotivo che come costruzione di trama. In un momento in cui i prodotti di questo tipo si moltiplicano a dismisura, trovare qualcosa di davvero valido rischia di essere un’impresa. Ma per fortuna libri belli ce ne sono tanti. E Amabili Giusti ce ne ha regalati ben due!