“Dragon heart. Il viaggio” di Amabile Giusti: bellissimo!
“Dragon heart. Il viaggio” di Amabile Giusti è il primo romanzo di una dulogia romantasy pubblicato da Gribaudo.
TRAMA – Un romance fantasy travolgente che vi ruberà il cuore e vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Gea è l’ultima delle Madri, una stirpe di donne dotate di rari poteri in grado di influire sugli elementi naturali e far germogliare nuova vita. Ha diciotto anni, vive in una casa per orfani e fa di tutto per passare inosservata, pur di non finire nelle mani sbagliate. Argon è l’ultimo domatore di draghi esistente. Il suo nome suscita terrore a ogni latitudine del Regno. Il suo esercito di draghi è fonte di distruzione e di morte. È a lui che il tirannico e perverso principe Keagorl affida l’incarico di scovare la ragazza e condurla al Palazzo Reale: in una terra diventata arida, sterile e ostile assicurarsi il raro potere di una Madre rappresenta la garanzia di avere risorse e mantenere la supremazia. A Gea è stato insegnato, fin da bambina, a temere i draghi e il loro terribile cavaliere. Ad Argon è stato ordinato di catturarla a ogni costo. Per giungere a destinazione li attende un lungo viaggio. Cosa può accadere quando una giovane donna innocente si ritrova alla mercé di un guerriero col cuore di ghiaccio? Chi vincerà lo scontro di forze tra la purezza e la crudeltà?
“Dragon heart. Il viaggio” di Amabile Giusti ha tutti le caratteristiche dei romantasy che io amo. Ma proprio tutte. A partire da un enorme pregiudizio di fondo che caratterizza un personaggio, in questo caso Lord Drakken.
Adoro quando un personaggio viene presentato in un certo modo e poi, durante la lettura, si scopre che in realtà è esattamente l’opposto. L’idea che si possa giocare sull’inganno, ma solo se perpetrato da persone che giudicano senza nemmeno fare lo sforzo di conoscere gli altri, la trovo molto autentica e sempre – almeno per me – di grande impatto.
Mi piace che un personaggio si sveli pagina dopo pagina, mostrandosi per chi è veramente solo agli occhi di chi sta leggendo con attenzione.
Sempre parlando dei personaggi principali, ho apprezzato anche molto come è stata caratterizzata Gea. Lei, una ragazza che diventa maggiorenne durante la narrazione, che si comporta da tale. Sì, è spaventata, sì piange rannicchiata dietro a un cespuglio. Sì, le viene la nausea dopo la prima lunga cavalcata.
Finalmente, mi viene da dire. Assolutamente niente da obiettare sulle protagonisti forte e determinate, anzi, ma leggere di una fragilità autentica, che coincideva perfettamente con la trama delineata dall’autrice, è stata una vera boccata d’ossigeno, perché ho trovato tutto molto funzionale e per nulla costruito.
In “Dragon heart. Il viaggio“, Gea viene lanciata nel mondo dopo essersi nascosta per tutta la vita, e si è nascosta proprio dall’uomo che adesso l’ha catturata, che le dice chiaramente che non ha più nulla da perdere e che quindi non deve più fingere di essere un’altra persona, o meglio, di non essere chi davvero è, né deve nascondere i suoi poteri.
Ho trovato molto bella l’evoluzione del loro rapporto, e Amabile Giusti è impeccabile nel delineare la tensione crescente che si instaura tra Gea e Argon.
E credo che difficilmente io abbia sbraitato così tanto negli ultimi capitoli di un libro.Prima ancora del finale, quella scena in libreria (e i fiori secchi!) mi hanno spezzato il cuore.
E no, io un finale così NON lo posso accettare. Ho letto il romanzo non appena è uscito, ma vi porto la recensione soltanto adesso perché il prossimo volume, “Dragon Heart. Il Regno” (Gribaudo) esce il 13 maggio e quindi, se vi capiterà di leggere questo post, non dovrete aspettare così tanto per andare a comprare il seguito dopo aver finito il primo!
Vi lascio anche la trama del secondo e ultimo libro della serie:
Argon è il Patronus, l’unico uomo in grado di domare i draghi millenari che imperversano nel Regno. Il suo nome incute timore ovunque, la sua forza è inarrestabile. Ma un’antica maledizione lo sta consumando, e il tempo a sua disposizione si assottiglia sempre di più. Tuttavia, non è la morte che teme: lui deve trovare Gea. Deve salvarla dalle mani di Copernicum, il comandante dei Venatores che la tiene segregata nel Palazzo Reale. Sottoposta a prove sempre più difficili per dimostrare di essere la Madre predetta dalla Suprema Profezia, colei che, sposando il Principe, salverà il Regno dalla rovina, Gea deve fingersi leale al trono, nascondere i propri sentimenti e scegliere con attenzione di chi fidarsi. Il legame tra lei e Argon è diventato una condanna, eppure il destino continua a spingerli l’uno verso l’altra. Mentre il Regno sprofonda nel caos e i draghi si preparano alla battaglia, antiche alleanze si spezzano, nuove forze entrano in gioco. E quando verrà svelato un segreto rimasto nascosto troppo a lungo, nessuno sarà più al sicuro.
Io non sto più nella pelle!