“Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine” di Chiara Moscardelli: divertente ma non solo…

Torna (finalmente!) in libreria Teresa Papavero, il personaggio nato dalla penna frizzante di Chiara Moscardelli: “Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine” (Giunti) è una seconda avventura molto intensa…

TRAMA – Da quando Teresa ha risolto ben due casi di scomparsa ed è ospite fissa del programma tv Dove sei?, il borghetto di Strangolagalli sta vivendo la sua epoca d’oro. Un flusso costante di turisti ha messo a dura prova la capacità alberghiera del paese: semplicemente insufficiente. Per questo sta per inaugurare Le Combattenti, il nuovo grande Bed & Breakfast delle amiche Teresa Papavero e Luigia Capperi. L’insegna è pronta, le pareti sono dipinte di un bel rosa con tanto di fenicotteri dorati e Teresa, dopo essersi improvvisata imbianchina e decoratrice d’interni, si appresta a buttare giù l’ultimo muro quando intravede qualcosa: nell’intercapedine ci sono delle ossa, ossa umane. Chi vuoi che vada a Strangolagalli a nascondere uno scheletro? Teresa è pronta a scoprirlo e si affianca subito, e molto da vicino, al medico legale che si occupa del caso, tale Maurizio Tancredi. Ma se Tancredi non nasconde una certa simpatia nei suoi confronti, che fine ha fatto Leonardo Serra, il bel poliziotto che l’ha sedotta e abbandonata? E se si tratta di un cold case, chi è che la sta seguendo? Da Strangolagalli a Ventotene, da Roma allo spettrale manicomio di Aguscello, una nuova avvincente indagine della psicologa criminale più acuta e imbranata di sempre.

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli”, pubblicato sempre da Giunti, è il libro con il quale Chiara Moscardelli ci aveva presentato la sua improbabile protagonista, ben due anni fa. Finalmente, è davvero il caso di ripeterlo, Teresa Papavero torna in libreria con una nuova avventura e un nuovo, importante, capitolo della sua vita privata.

Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine” apre più o meno “dove eravamo rimasti”. Strangolagalli ormai è una cittadina che ha destato la curiosità dei turisti, e Teresa e Luigia stanno inaugurando un nuovo B&B.

Durante i lavori, cosa poteva trovare Teresa, all’interno di un’intercapedine, se non uno scheletro? Poi se scrivo che capitano tutte a lei qualcuno se la sentirebbe di darmi torto?

E dato che Teresa si lancia sui misteri come faccio io sulla pizza, anche stavolta non si tira indietro quando c’è da mettersi in mezzo. O da rubare delle prove. O da coinvolgere tutti quanti nella risoluzione di un crimine che ha radici nel passato.

Solo che questa volta è diverso perché Teresa è toccata molto da vicino. Non vi anticipo nulla dato che nella trama fornita dalla casa editrice non se ne fa cenno, ma non sarà facile rimanere distanti e distaccanti in alcuni passaggi. Fare il tifo per Teresa e volerle bene è inevitabile.

Come sempre la bravura di Chiara Moscardelli sta nel saper mescolare diversi toni narrativi, passando dall’ironia a la serietà con la quale parla di psicologia e criminologia.

La struttura del giallo è maggiormente articolata rispetto al primo libro, narra di bruttezze e atrocità, scavando nelle debolezze dell’animo umano e nelle storture dei rapporti, specie di quelli che dovrebbero solo proteggerti e amarti. Il finale, devo dirvelo, è stato molto emozionante.

Anche qui la schiera dei personaggi, variegata e variopinta, costituisce un contorno delizioso, perfettamente caratterizzato. Ci saranno delle novità e dei ritorni, ma anche qui, per saperne di più dovete leggere il romanzo.

E Teresa? Bè lei è sempre alle prese con le sue insicurezze, con le sue domande, con le rinunce che ha fatto, con i desideri che vorrebbe inseguire, ma la paura la blocca. Non si sente all’altezza, e quel disgraziato di suo padre non la aiuta, ma forse (forse) qualcuno potrebbe metterle in testa delle nuove idee… Chissà se Teresa si lascerà convincere…

Ovviamente il mio consiglio sarebbe quello di partire dal primo volume ma se vi capita di trovare il libreria “Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine”, con quella sua bella copertina, non lasciatelo lì: scoprite chi è questa Teresa anche perché ha ancora altro da raccontarci.

E io davvero non vedo l’ora.

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