“Tutto questo fuoco” di Ángeles Caso: molto emozionante

È sempre incredibilmente complicato raccontare un libro che mi ha emozionata molto. Lo è nella misura in cui i sentimenti sono qualcosa di così personale e inafferrabile che si rischia di non rendere piena giustizia alle pagine che si sono lette.

Raccontarvi “Tutto questo fuoco” sarà ancora più difficile perché ho avuto il privilegio di poter passare un bellissimo pomeriggio in compagnia dell’autrice, Ángeles Caso (per cui non smetterò di ringraziare Roberta e la casa editrice Marcos y Marcos) che è una donna straordinaria, piena di quel “fuoco” che ha intrecciato con le parole di questo romanzo indimenticabile.

TRAMA – Crescono isolate, senza madre, in una canonica ai margini della brughiera. Soprattutto sono donne, e nell’Inghilterra vittoriana le donne devono solo sposarsi e fare figli. Sottomissione e bellezza, possibilmente un degno patrimonio, servono a conquistarsi un buon partito. Charlotte, Emily e Anne Brontë non sono certo ricche, la loro bellezza non rispetta i canoni dell’epoca; di sottomettersi a un uomo, poi, neanche a parlarne. Nutrono, per di più, una strana passione. Fin da bambine, ogni pomeriggio nella piccola sala da pranzo della canonica, tirano fuori gli scrittoi, affilano le penne e scrivono. Non si fermano qui; le tre sorelle Brontë, senza nessuna protezione, contro tutto, riescono a pubblicare. E quando pubblicano, sfondano. Non è un successo passeggero: Jane Eyre e Cime tempestose restano tra i romanzi fondamentali della letteratura mondiale. La signora di Wildfell Hall è un romanzo scandalosamente femminista, sempre più apprezzato. Come hanno fatto, le sorelle Brontë? Da dove viene, tutto questo fuoco?

Ángeles Caso arriva a parlarci delle sorelle Brontë, come lei stessa ha raccontato, dopo aver visitato la casa dove hanno trascorso la loro vita. Quel piccolo salottino, dove tutte e tre si riunivano per mettersi a quegli scrittoi ancora più piccoli, a riempire fogli con una scrittura minuta per risparmiare sulla carta e sull’inchiostro, l’ha emozionata a tal punto che ha sentito il bisogno di mettere per iscritto le sensazioni che ha provato.

E arrivano, dirompenti, enormi, travolgenti, direttamente al lettore che legge le sue parole. In “Tutto questo fuoco“, la storia di queste tre sorelle è già di per sé fortemente emozionante; lo è nella profondità del loro dolore, della loro devozione nei confronti del padre e di quel fratello che probabilmente andrebbe compreso prima di essere giudicato; lo è nella misura in cui per loro la scrittura rappresenta una fuga, un richiamo, una forza motrice, una salvezza, una missione, un destino.

Scrivere è l’unico modo per esprimersi e per dare sfogo a emozioni così radicate nel profondo da non riuscire, a volte, nemmeno a comprendere dove iniziano e dove finiscono, e soprattutto da dove traggono la luce per poter brillare così tanto.

Charlotte, Emily e Anne erano donne talmente straordinarie, ognuna nella propria unicità, che per me è impossibile anche solo provare a raccontarvele, e per questo vi rimando al romanzo di Ángeles Caso che ha saputo restituire, a ognuno di loro, la voce, l’essenza, per fare in modo che arrivassero a più gente possibile. In modo tale che il loro ricordo non sbiadisca mai.

Tutto questo fuoco” è un romanzo potente e fragile allo stesso tempo, che mi ha commossa e rapita. Una narrazione fluida e non scontata, in cui ogni parola è scelta con cura e mai buttata via. Proprio come facevano quelle tre sorelle, che si arrovellavano pomeriggi interi su una singola frase, o che provavano a mettere a fuoco ogni personaggio con estrema cura, a costo di perderci il sonno. Tre sorelle a cui non dovremmo mai smettere di indirizzare la nostra gratitudine.

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