“Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli” di Chiara Moscardelli: imperdibile!

Arriva in libreria oggi, 16 maggio, il nuovo romanzo di Chiara Moscardelli, dal titolo “Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli” (Giunti): siete pronti per un’avventura rocambolesca e per una protagonista che vi farà diventare matti?

TRAMA – Superati i quaranta un uomo diventa interessante, una donna zitella. Ma Teresa Papavero non se ne cruccia, ha ben altre preoccupazioni. Dopo avere perso l’ennesimo lavoro in circostanze a dir poco surreali decide di tornare a Strangolagalli, borghetto a sud di Roma nonché suo paese nativo, l’unico posto dove ricominciare in tranquillità. E invece la tanto attesa serata romantica con Paolo, conosciuto su Tinder, finisce nel peggiore dei modi: mentre Teresa è in bagno, il ragazzo si butta dal terrazzo. Suicidio? O piuttosto, omicidio? Il maresciallo Nicola Lamonica, il primo ad accorrere sul luogo, è abbastanza confuso al riguardo. Non lo è invece Teresa che, dotata di un intuito fuori del comune, capisce alla prima occhiata che qualcosa non va. Il fatto è che non le crede nessuno. Tantomeno Leonardo Serra, l’affascinante quanto arrogante poliziotto arrivato per indagare sulla morte del giovane. A peggiorare la situazione la misteriosa scomparsa di Monica Tonelli, una delle ospiti del B&B che Teresa ha aperto nella casa paterna con la complicità di Gigia, la sua amica del cuore. Tutto il paese è in subbuglio perché la sparizione della donna viene addirittura annunciata nel famoso programma ”Dove sei?” e a indagare sulla Tonelli arriva proprio l’inviato di punta, Corrado Zanni. Per Teresa davvero un periodo impegnativo, coinvolta in indagini dai risvolti inaspettati e perseguitata dalle ombre del passato: la scomparsa della madre e il burrascoso rapporto col padre, il noto psichiatra Giovan Battista Papavero. E così, tra affascinanti detective, carabinieri di paese, reporter d’assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si trova risucchiata in una girandola di intrighi, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena. Tanto a Strangolagalli non succede mai niente!

Mi ero già appassionata alla scrittura di Chiara Moscardelli con “Volevo solo andare a letto presto” e adesso, con “Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli” e con un’altra protagonista davvero singolare, mi ha del tutto conquistata.

Teresa Papavero ha 42 anni, è single, ha un discutibile gusto in fatto di vestiti (si rifà con la biancheria intima); ha “la testa piena di dettagli inutili”, così si lamenta, quando altri riconoscono in lei una dote fuori dal comune nel ricordare ogni particolare, anche lontano nel tempo; suo padre – e non solo lui – la considera una scema e sua madre se n’è andata quando lei era piccola, lasciandole un vuoto enorme e la tendenza a non fidarsi più delle persone.

La scomparsa di sua madre e l’ingombrante presenza di suo padre e delle sue opinioni, l’avevano condizionata in tutto. Ma per quanto potesse essere importante l’opinione di un genitore o di un amico, non era paragonabile a quella che una persona poteva avere di se stessa. E la sua non era un granché.

Teresa in più di un’occasione ammette di non sentirsi all’altezza. Sarebbe voluta diventare una profiler, seguendo le orme di suo padre, ma non ci è riuscita; aveva preferito lasciare la provincia per la grande città, ma anche da lì è scappata, per ritornare a Strangolagalli, convinta che in quella piccola comunità si sarebbe sentita al sicuro. Del resto, che cosa vuoi che succeda a Strangolagalli?

Beh, più o meno, di tutto. Teresa Papavero si iscrive a Tinder e va all’appuntamento con un ragazzo, Paolo, ma non finisce bene perché lui si butta dal balcone mentre lei è in bagno. Un’ora chiusa in bagno? Può succedere, certo, ma tutto quello che ruota intorno a Teresa sembra (è, quale sembra!) sempre così inverosimile che nessuno le crede. Non le crede, almeno all’inizio, il maresciallo Lamonica; non le crederà il bel poliziotto Leonardo Serra, affascinante quanto antipatico.

“Un momento. Ma quale accudimento? Non credere che non ti abbia sentito. Mi hai praticamente dato della cicciona!”.
“Leggermente sovrappeso. Sì, debbo convenire”.
“Che gentiluomo”.
“Mai detto di esserlo”.

A Teresa, dicevo, succederà di tutto. Si concentrerà sulla morte di Paolo, si imbatterà continuamente in Leonardo Serra, cafone maleducato ma con la voce di Bruce Willis, ma soprattutto dovrà fare i conti con il suo passato, non solo con un suo ex, ma anche con la sua paura dell’abbandono.

I dialoghi, assieme alla variegata schiera di personaggi che popola Strangolagalli, sono la parte più divertente di questo romanzo. L’ironia di Chiara Moscardelli è una cifra stilistica chiaramente riconoscibile che rende i suoi romanzi davvero deliziosi: “Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli” l’ho iniziato e finito senza nemmeno rendermi conto del tempo che passava.

E alla fine ci sono rimasta. Sì, perché il romanzo non è autoconclusivo, quindi il finale è più che aperto. Dopo lo smarrimento iniziale mi è spuntato un bel sorriso: sono contenta di sapere che Teresa Papavero mi terrà ancora compagnia in futuro. Chissà che combinerà ancora…

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