“Kobane Calling” di Zerocalcare: il fumetto che supera i confini di guerra

Zerocalcare, al secolo Michele Rech, è diventato uno dei miei miti. Per chi non lo conoscesse o non fosse interessato ai fumetti, voglio solo sottolineare che Zerocalcare è stato fra i finalisti del premio Strega 2015 e nello stesso anno si è classificato secondo nel premio Strega Giovani. Quindi non è del tutto indifferente alla comunità letteraria italiana.

A me piace perché mi fa ridere, adoro ovviamente come disegna, ha ironia e autoironia molto spiccate, sa trattare in modo leggero argomenti delicati e attuali, con “Kobane Calling” (Bao Publishing) si supera e va oltre i confini nazionali.

TRAMA – Tre viaggi, Turchia, Iraq, Siria, il Kurdistan come i telegiornali non lo raccontano. Le macerie di Kobane e un popolo intero in guerra per difendere il proprio diritto a esistere, proteggendo labili confini la cui esistenza non è sancita da nessun atlante geografico. Zerocalcare ci racconta, con sguardo lucido e solo a tratti ironico, una delle più importanti battaglie per la libertà silenziosamente in corso al mondo. Un libro importante, difficile da inquadrare in poche parole, che raccoglie le due storie già apparse su Internazionale e quasi duecento pagine in più di diario di quei viaggi nel Rojava, la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un’utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo. 

Non saprei come chiamare questo ultimo lavoro di Zerocalcare. Probabilemte un documentario grafico, un reportage a fumetti con cui prova a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ad una situazione tragica trattata dai media solo in modo marginale.

Armandosi di coraggio e un pizzico di sconsideratezza parte per le zone critiche, cercando di capire meglio la realtà curda, incontrare le persone coinvolte e farsi raccontare le loro scelte di vita. Una geografia continuamente instabile rende gli spostamenti difficili e pericolosi. I combattimenti e la segretezza dei nascondigli rallentano la spedizione.

Nonostante la paura per i possibili attacchi, Zerocalcare riesce a raccogliere testimonianze importanti, riesce a dare voce a chi lotta nel silenzio e nell’indifferenza del resto del mondo. Il tutto condito dalla sua simpatia e dalle sue solite fisse esistenziali che non mancano mai di far divertire.

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