“Prendila con filosofia” di Andrea Colamedici e Maura Gancitano: pronti a fiorire?

Prendila con filosofia” di Andrea Colamedici e Maura Gancitano (Harper Collins) più che un libro, un manuale, è una strada, dei percorsi, un labirinto, un attraversamento. La lettura mi ha portato a considerazioni e a riflessioni molto personali – alcune ancora in fase così embrionale che non le ho raccontate nemmeno a me stessa! – e mi auguro che chi abbia voglia di approcciarsi al testo riesca davvero a mettersi in gioco.

TRAMA – Prendendo spunto dalle scuole più antiche, questo saggio multiforme ci mostra come la filosofia possa ancora potentemente impattare sulle nostre vite. Non filosofia intesa come trastullo intellettuale, ma come gioco serio condotto sulla nostra esistenza e il nostro percorso. Una filosofia come ponte da attraversare e non casa da abitare, come arte di vivere armoniosamente, come educazione e addestramento di se stessi a sbocciare nel nostro Io più composito e vero, per trovare il nostro posto nel mondo. È proprio questo approccio a fare di “Prendila con filosofia” una mappa incompleta per inoltrarti nel labirinto del mondo. Una bussola che non punta al nord. Una strada che non conduce da nessuna parte. Una serie di pagine rilegate e tenute insieme da una copertina, ma anche un insieme di istruzioni botaniche e un esercizio di immaginazione. Tutto con un unico scopo: insegnarti a fiorire.

Andrea Colamedici e Maura Gancitano, ideatori della scuola di filosofia e casa editrice Tlon, non hanno bisogno di molte presentazioni. Il loro lavoro continuo, anche sui social network, sta scardinando alcune etichette che spesso si affibiano alla filosofia, ma soprattutto stanno portando avanti un progetto che ha come obiettivo quello di diffondere “l’arte di vivere”, “l’arte di esistere”.

L’idea alla base del volume è che “la filosofia diventi una pratica di autoeducazione” alla vita, che ci aiuti a comprendere e ad “attivare” noi stessi.

Si tratta di fertilizzare con lo sguardo quello che accade nella tua vita quotidiana, nella tua routine. Si tratta di imparare immediatamente a coltivare la meraviglia e reincantare il mondo. Si tratta di sentire più intensamente questa vita qui, che è già infinita di suo.

Sono i due autori stessi, nel preambolo, a raccontarci “Prendila con filosofia“: “Il modello è quello dei librogame e dei racconti a bivi, ossia quelle opere che richiedono la partecipazione attiva di lettori e lettrici, che scelgono la loro strada tra due o più alternative”.

Ma non solo. Nel manuale sono presenti, alla fine di ogni capitolo, degli esercizi molto importanti. Richiederanno impegno? Sì. Sforzo? Eccome. Pazienza? A sacchi. Ma la cosa bella è che non vanno fatti tutti in un pomeriggio.

Prendila con filosofia” è uno di quei libri che teniamo accanto per quando siamo pronti o per quando ne abbiamo bisogno. Io posso dirvi che ho dato una prima lettura generale, e poi sono tornata indietro, all’inizio, cercando il percorso di cui avevo bisogno in quel momento, lasciandomi il resto per dopo. Mi sono concentrata su alcuni capitoli in particolare, e la quantità di appunti e di sottolineature mi fa capire che ci sarà modo di tornarci…

Ci sono molti temi che mi hanno colpito, ma non voglio influenzarvi entrando nel dettaglio. Posso dirvi che è molto importante il continuo sguardo al presente dei due autori, che non pontificano, non teorizzano dall’alto del loro sapere, senza conoscere in cosa siamo immersi ogni giorno, rischiando di affogare. Sono parte attiva del nostro tempo, della nostra realtà culturale e social(e), quindi sanno bene quali sono le distorsioni che ci affiancano, alcune sin dalla nascita.

Lo stile di scrittura accompagna il lettore per mano, anche quando ci sono momenti di maggiore complessità. Andrea Colamedici e Maura Gancitano non sfuggono da concetti o da autori che potrebbero sembrare ostici al grande pubblico, anzi. Sono lì a disposizione, per spiegarli, per raccontarli, usando un linguaggio semplice, fresco, moderno, ma allo stesso tempo carico di senso.

E poi avere in più di un’occasione parlato di Socrate e del film “Non ci resta che piangere” gli ha fatto guadagnare moltissimi punti!

La filosofia vi spaventa, la considerata un ammasso di teorie senza senso teorizzata da gente strana e infelice? (Oddio, forse su questo potremmo pure ragionarci, ma non è il momento).

Ricredetevi, vi prego. Anche perché la filosofia è molto più pratica di quanto pensiate, e apre così tanto il cuore e la mente che non c’è rimedio migliore in questi tempi così incerti e complicati. E poi, mica si tratta di leggere “Essere e tempo” di Heidegger (ricordo ancora oggi il mal di pancia prima dell’esame e sono passati più di dieci anni!!), ma di prendersi del tempo per noi stessi, di esercitarsi alla noia, di “farci caso”, di comprendere alcune differenze importanti, di farsi delle domande.

Di cominciare a fiorire.

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