Wonder Mania, la mia esperienza con Auggie e Julian

Cari amici, non sapete quanto sia contenta di far parte di un’iniziativa che riguarda “Wonder” il libro scritto da R.J. Palacio (Giunti) che è diventato un vero e proprio fenomeno mondiale. Insieme ad alcuni blogger vi stiamo raccontando la nostra esperienza di lettura con questo libro straordinario che dall’8 novembre è tornato in libreria con un nuovo formato: in un unico volume sono state racchiuse tutte le voci dei protagonisti di questa storia!

Wonder. Tutte le store – R. J. Palacio
Editore: Giunti | Collana: Junior
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 432
Prezzo: € 25,42 cartaceo
Link acquisto: Giunti Editore

Da quanti punti di vista può essere letta una storia? C’è il punto di vista di Auggie naturalmente, ma anche quello di Julian, il più controverso dei personaggi di Wonder, quello di Christopher, il migliore amico di Auggie, o ancora il punto di vista di Charlotte, la compagna di classe che ha il compito di accogliere il nuovo arrivato. Ognuno ha una propria visione della storia, ma anche una nuova storia da raccontare, che si intreccia inevitabilmente con quella di Auggie.

 

Io sono arrivata tardi, rispetto agli altri, alla lettura di “Wonder“. Il libro della Palacio è uno dei quelli che sai che devi leggere, ma c’era sempre qualcosa che mi faceva posticipare la lettura, nonostante avessi tutti i libri già nella mia libreria. Quello che non mi sarei mai aspettata è l’effetto che ha avuto su di me.

Sarà banale dire che ho pianto, ma è così che è andata. Questo libro ha una potenza incredibile, e non solo per i suoi personaggi straordinari a cui l’autrice ha saputo dare voce con una maestria rara, ma perché ti obbliga a confrontarti con i tuoi sentimenti. Io come mi sarei comportata se a scuola fosse arrivato un bambino come Auggie?

Il diverso ci spaventa, ci fa paura. Non riusciamo a rapportarci con chi ha un’opinione differente dalla nostra, figuriamoci se diverso è il colore della pelle, il credo religioso o politico, l’aspetto fisico. Facciamo fatica a scorgere l’arricchimento che un rapporto del genere potrebbe darci, siamo di norma più portati ad avvicinarci a chi è simile a noi: chi legge i nostri stessi libri, chi ama le stesse serie tv o ha lo stesso modo di vestire.

Dimentichiamo facilmente quanto sia eccitante fare qualcosa di completamente diverso da quello a cui siamo abituati. E, oggi come oggi, scegliere la gentilezza sembra quasi andare controcorrente. Auggie è un ragazzino straordinario che, se ancora non lo conoscete, sono certa che vi ruberà il cuore. Intelligente, divertente, autoironico, coraggioso ma anche fragile, un bambino che ha lottato per avere un posto nel mondo e che se lo deve conquistare ogni giorno, a causa del suo aspetto.

R. J. Palacio ha scritto una storia unica che ha travolto milioni di lettori. Un libro per ragazzi, ma anche per i loro genitori. Ho trovato il punto di vista di Julian molto interessante, una scelta coraggiosa ma anche corretta, per definire meglio un personaggio che l’autrice ha voluto in qualche modo “riabilitare”, consegnando al lettore tutte le sue paure, ma anche il contesto in cui sta crescendo.

“È sempre un gesto coraggioso essere gentili”, dice la nonna di Julian. Il ragazzino non ha trovato nei genitori il giusto supporto, la madre supera più di un limite (e nonostante tutto, l’autrice ritaglia anche per lei un momento di illuminazione), il padre grida e fa più l’avvocato che il genitore. Ma Julian aveva bisogno di capire quali fossero le radici delle sue paure, da cosa derivavano le sue ansie e i suoi incubi e solo grazie al racconto di sua nonna è riuscito a capire il significato della parola “rimorso”.

Alla fine, la nonna di Julian gli dice una cosa importantissima, magari banale nella sua semplicità ma che forse andrebbe ripetuta più spesso.

Anche tu imparerai dai tuoi errori. Devi promettere a te stesso che non ti comporterai mai più con nessun altro nello stesso modo. Un errore non dice di te quello che sei, Julian. Mi hai capita? Devi semplicemente comportarti meglio la prossima volta.

“Ho sempre pensato che il modo migliore per insegnare ai ragazzi sia raccontare una storia”, ha dichiarato l’autrice in un’intervista. R. J. Palacio l’ha fatto, ha raccontato una storia che ha emozionato e non solo. Una storia che ci chiede di essere gentili, di farlo con coraggio, senza mai dimenticare di essere noi stessi. Fino in fondo.

Se non volete perdervi nulla del mondo che gira intorno al libro, potete seguire il sito dedicato a Wonder.

Ecco gli altri blog che hanno partecipato a questa iniziativa dedicata a “Wonder”:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *