“Ogni orizzonte della notte”, di Maurizio Vicedomini: una raccolta di racconti delicata e intensa

Una raccolta di racconti delicata e intensa allo stesso momento, quella di Maurizio Vicedomini intitolata “Ogni orizzonte nella notte” (Augh Edizioni). Una riflessione sulla caducità della vita, sul nostro essere fragili, quasi nulla davanti alla straordinaria vastità dell’universo e i suoi misteri, un viaggio introspettivo fatto di ombre, di sospiri e attese.

TRAMA – “Ogni orizzonte della notte” è una raccolta di racconti in prima persona di protagonisti senza nome che, mediante una narrazione originale e undici situazioni di vita, sviscerano i pensieri dell’animo con uno sguardo diretto su una realtà dai toni scuri. Dall’isolamento più estremo di un uomo al buio, al vagare in moderne odissee, all’intreccio doloroso di monologhi solitari: un percorso che attraversa solitudine e individualità, fino a trovarne l’essenza, frammentata, nella trama indissolubile dei rapporti umani.

I racconti di questa raccolta sono istantanee di una vita vissuta a ondate, una riflessione sul dove e sul come, e su come questi costantemente influiscono sulle nostre scelte e i nostri passi. Sarebbe bello avere un libretto di istruzioni e invece siamo costretti ad andare a tentativi, tra luce e oscurità, tra giusto e sbagliato. “Il mondo là fuori non si aspetta nulla da noi”, eppure noi ci intestardiamo e pretendiamo così tanto.

Nessuno può distinguere l’illusione dalla realtà, poiché nessuno sa in cosa siano differenti. Non potrebbe, forse, essere una visione ciò che c’è oltre noi stessi?

Ogni racconto è il bozzolo di una storia che potrebbe tranquillamente diventare un romanzo, un accenno di personaggi di cui nemmeno sappiamo il nome, forse non sappiamo nemmeno perché soffrono, qual è la casa dove devono tornare, eppure le emozioni giungono dirette, senza giri di parole. E arriva anche il dubbio, il sospetto di non aver capito, l’ipotesi di una seconda interpretazione, più profonda, da leggere tra le righe.

Sono abituato a essere me stesso. Ma se non lo fossi? Se fossi qualcun altro?

Il mio racconto preferito è “Ego”, l’ho trovato originale e ricco di significato. La semplicità dell’idea di base è stata sviluppata in una chiave diversa e originale, mi sono immaginata quasi le scene di un film!

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