“Prima che sia domani” di Clare Swatman: inevitabile la lacrimuccia finale…

“Cosa si fa quando ci si risveglia nella propria vecchia vita?”. Mamma mia che domanda. Scommetto che tutti noi almeno una volta abbiamo pensato che sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo per fare/non fare qualcosa, dire/non dire una frase, insomma, avere una seconda possibilità. Io stessa vorrei tornare indietro con la consapevolezza di adesso, evitarmi molte sofferenze, ma poi mi chiedo: “Ma la me di adesso non è così proprio per tutte le imperfezioni che ho dovuto affrontare?”.

“Prima che siamo domani” di Clare Swatman (Mondadori) parla proprio della possibilità di avere una seconda occasione per cambiare le cose, nella speranza che modificare il corso degli eventi sia davvero possibile…

TRAMA – Trovi la tua anima gemella… Alcune persone non si accorgono di essere in presenza dell’amore della loro vita neanche quando se lo ritrovano proprio davanti agli occhi. Per Ed e Zoe è stato così: si sono incontrati il primo giorno di università, hanno condiviso anni bellissimi come coinquilini nello stesso appartamento, si sono innamorati… Si sono persi di vista… Poi le loro strade si sono incrociate più volte ma, per motivi sempre diversi, sembrava che non fosse mai il momento giusto. Solo anni più tardi, dopo che entrambi si sono lasciati alle spalle varie esperienze, il loro amore è finalmente sbocciato… … e poi succede qualcosa di inimmaginabile. Un giorno, mentre stava andando al lavoro in bicicletta, Ed viene coinvolto in un incidente. Zoe è letteralmente incapace di reagire a un evento così tragico, non riesce a trovare una maniera per sopravvivere. Non è pronta a lasciare andare i ricordi. Come può dimenticare tutti i momenti felici, dal loro primo bacio a tutta una vita costruita insieme? Ma, soprattutto, Zoe è tormentata dalla consapevolezza che ci sono delle cose che avrebbe assolutamente dovuto dire a Ed… Ma forse non è troppo tardi…

La storia d’amore di Zoe e Ed è incredibilmente vera. Appassiona e tormenta proprio per questo, perché è reale. Si conoscono appena diciottenni ma si metteranno insieme solo qualche anno dopo, sebbene l’attrazione tra i due fosse sempre stata molto forte.

Questa attrazione presto si trasforma in amore, uno dei quelli così totalizzanti che ti protegge e ti distrugge. Come si fa a sopravvivvere alla perdita della propria anima gemella? Zoe non lo sa, non sa come reagire, come smettere di piangere. Una notte, dopo la morte del suo Ed, esce nel loro giardino, inizia a prendersela con le piante e quando prova a rientrare in casa scivola, sbattendo violentemente la testa a terra.

Da quel momento si risveglia nel passato, ripercorre la storia con Ed, rivivendo alcuni giorni chiave: la prima volta che si sono visti, il loro primo bacio, il loro matrimonio, le crisi, le litigate. Zoe cerca di cambiare qualcosa, prova a rendere felici giorni tristi, fa di tutto per evitare che il suo amato Ed muoia.

Ogni giorno rivissuto termina con l’angoscia di una serie di domande senza risposta: lo rivedrò ancora? Riuscirò ancora una volta a parlargli, a toccarlo, a dirgli che lo amo? Zoe non lo sa e non smette mai di lottare, fino alla fine, provando a salvare Ed. E lo circonda di amore, più di quanto non avesse mai fatto, si aggrappa a lui in ogni nuovo istante che le viene regalato, con una carica emotiva alla quale è difficile resistere.

Il finale non ve lo anticipo, ma ovviamente mi sono dovuta asciugare delle lacrime. Un romanzo toccante e profondo, che sarebbe perfetto per una trasposizione cinematografica, e che ci impone di vivere ogni giorno al massimo, senza rimpianti.

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