“Formule mortali” di François Morlupi: autentico

Formule mortali” di François Morlupi (Salani) è la prima indagine dei Cinque di Monteverde, una serie che continua con “Come delfini tra pescecani” e “Nel nero degli abissi”.

TRAMA – In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo attira la sua attenzione. Vicino a una macchia di cespugli scopre, con terrore, una mano mozzata. Poco più in là, gli arti amputati di un uomo sono disposti sul terreno a disegnare una celebre formula fisica. Il brutale omicidio turba la quiete del quartiere, ma soprattutto sconvolge l’instabile equilibrio del commissario Ansaldi, che con il trasferimento nella capitale sperava di aver trovato una tregua agli orrori cui ha assistito nella sua lunga carriera in polizia. Meticoloso e sensibile, la sua grande umanità lo porta a essere preda perfetta dell’ansia e degli attacchi di panico. Ciononostante rimane un professionista integerrimo che davanti al dovere non si tira mai indietro: costi quel che costi, troverà l’assassino. Ma prima dovrà capire come creare uno spirito comune con gli agenti della sua squadra investigativa, non meno unici e fragili di lui. Insieme, diventeranno i Cinque di Monteverde. Con il suo stile inconfondibile, che alterna il buon umore alla malinconia, Morlupi getta uno sguardo sugli abissi non solo di una mente criminale, ma della nostra intera società, che nasconde in bella vista i suoi istinti più feroci.

È un romanzo davvero godibile “Formule mortali” di François Morlupi. Ci sono diverse cose che mi sono piaciute, provo a parlarvene un po’ prima di addentrarmi nella trama del romanzo.

Innanzitutto trovo che non sia un caso – o un pretesto – che il sottotitolo del romanzo reciti: “La prima indagine dei Cinque di Monteverde”, perché i protagonisti del romanzo per me sono davvero cinque. Perno centrale è senza dubbio il commissario Ansaldi, il quale però non primeggia rispetto agli altri. Per indole, naturalmente, ma anche perché François Morlupi è stato molto bravo nel calibrare lo spazio per ciascuno dei poliziotti.

Li conosciamo meglio capitolo dopo capitolo, ritagliandoci un momento nelle loro abitudini, nei vezzi, tre le paure, i timori, le ansie, i progetti per il futuro. Si svelano senza pudore, oppure si nascondono in bella vista, ma hanno tutti un tratto caratteristico e soprattutto una profonda umanità.

Ecco, un’altra cosa che ho apprezzato molto è il fatto che tutti e cinque i protagonisti rimangono profondamente umani, sino alla fine. Specie nello scontro finale, tra momenti di tensione e altri quasi comici, rimangono sempre fedeli a loro stessi.

Ecco perché “Formule mortali” mi è sembrato autentico, perché i suoi protagonisti sono descritti in modo da farli sentire vicini al lettore, il quale scopre una prossimità condividendo le loro emozioni. Personaggi che sono eroi pur sbagliando mira, che sono coraggiosi anche nel mostrarsi in lacrime.

Per quanto riguarda la trama, veniamo accompagnati lungo tutta la narrazione da un caldo torrido, che quasi sentiamo sulla pelle, e che fa da sfondo a un macabro ritrovamento. Un uomo è stato ucciso in un modo brutale e chi lo ha fatto soffrire ha anche lasciato un messaggio. Da lì si innescano una serie di eventi raccapriccianti, guidati da una mano folle che detiene i fili, come un burattinaio.

E poi c’è Roma, con le sue contraddizioni, la sua bellezza sfacciata, le sue discrepanze, i suoi colori. Una città dove sembra esserci posto per chiunque e per qualsiasi cosa. Una città dove anche un quartiere tranquillo può essere scosso da un tragico evento che segnerà, a cascata, il destino di molti.

Lo stile di François Morlupi è fluido e scorrevole. Racchiude molta ironia, qualche passaggio goffo, e tinte malinconiche. Ma del resto, se si vuole provare a dipingere l’animo umano, la tavolozza di colori deve essere ampia e variegata.

Un pensiero riguardo ““Formule mortali” di François Morlupi: autentico

  • 5 Maggio 2023 in 12:42 pm
    Permalink

    sono Ranieri da Grosseto
    “Formule mortali” mi è decisamente piaciuto
    complimenti

    Risposta

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