“Sono difficili le cose belle” di Matteo Nucci: una favola dolce

È un rimestare tra i ricordi “Sono difficili le cose belle” di Matteo Nucci (HarperCollins), una sospensione del reale in cui tutto è possibile, in cui i sogni sono veri e il dolore per una perdita diventa porta di accesso a una nuova vita.

TRAMA – Arianna ha dieci anni e da poco ha perso la nonna. Un dolore inspiegabile, inimmaginabile, che non riesce a capire e che non sa raccontare, ma la tiene sveglia di notte. In un pomeriggio come tanti, però, lungo la strada che la sta portando verso il Gianicolo, appare una macchina rossa. E dal finestrino, ecco il sorriso che Arianna conosce benissimo, assieme alla voce che credeva di aver dimenticato. Sua nonna è lì. È tornata per lei. Ha inizio un incredibile viaggio: nonna e nipote varcano la soglia di un parco familiare, che presto diventa un luogo incantato, capace di portarle in dimensioni lontane, fatte di memoria, immaginazione, sogno, amore. Ogni regola sembra sovvertita mentre, fra entusiasmi e paure, si apre un percorso che è diretto verso il passato, composto da ricordi familiari e personali, verso il presente miracoloso in cui nonna e nipote sono riunite come per magia, e verso il futuro, tutto da scrivere, di Arianna.

Ognuno di noi ha dovuto rimodellare la propria vita dopo la perdita di una persona cara. Bisogna fare i conti con un presente che diventa irriconoscibile, una quotidianità che si fa fatica ad accettare. Manca la condivisione di momenti, il costruire ulteriori ricordi, l’odore dentro un abbraccio.

Succede anche ad Arianna di sentirsi spaesata dopo la perdita dell’adorata nonna. Una nonna piena di vita, sempre dedita allo scherzo, premurosa, attenta, presente. Come si fa a non piangere tutte le proprie lacrime, dicendo addio a una persona che ci ha regalato così tanto amore?

Arianna chiede e fa domande, le sembra tutto “un pastrocchio di cose”, non distingue sogno, realtà, immaginazione, e ha paura a farlo, in questa lunga passeggiata insieme alla nonna, tra gli scorci di Roma e i loro ricordi.

La nonna svicola, le spiega che mica può dirle tutto, e che comunque lei nemmeno le sa certe cose, è inutile che continua a chiederle. Le racconta del suo passato, rivivono insieme momenti allegri, si interrogano sul futuro.

Arianna vorrebbe non lasciarla mai, ma la nonna le spiega che dipenderà solo da lei. Dal suo sentire, dai suoi pensieri. E che deve vivere senza questo macigno sul cuore.

Sono difficili le cose belle” è un’occasione per ricordarci che le persone che abbiamo perso non ci hanno mai davvero lasciato. Matteo Nucci ci regala una favola dolce, in cui ogni pagina è davvero sentita con il cuore.

Mentre scrivo questo post alle mie spalle, sulla libreria, c’è una foto di mia nonna e pensare a lei senza piangere, anche dopo tanti anni, mi riesce ancora impossibile. Mi ha regalato alcuni dei giorni più felici della mia infanzia e io non le ho mai detto abbastanza quanto le sono stata grata.

Ma credo che lo sappia.

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