“D. Una storia di due mondi” di Michel Faber
Lo ammetto. La prima cosa che mi ha colpita di “D. Una storia di due mondi” di Michel Faber (La Nave di Teseo) è stata la copertina. Poi ho letto la trama e ne sono rimasta incuriosita. Ma è stata la storia, a stregarmi del tutto!
TRAMA – La lettera D sparisce improvvisamente una mattina, mentre Dhikilo sta facendo colazione con i suoi genitori. Svanisce prima dalla conversazione a tavola, poi dai cartelli stradali lungo la via per la scuola, e infine dalle chiacchiere con i compagni. Ben presto anche il dentista del paese e il dalmata del vicino scompaiono nel nulla, e persino l’annuale derby degli asini viene annullato. Senza sapere il perché, Dhikilo viene convocata a casa del suo vecchio insegnante di storia, il professor Dodderfield, che è cieco e vive solo, in compagnia del fedele cane guida Nelly Robinson. E da qui ha inizio l’avventura. Ambientato tra l’Inghilterra e Liminus, una terra polare soggiogata dal mostruoso Gamp e popolata da creature incantevoli e spaventose, D. Una storia di due mondi è un romanzo dickensiano dei nostri giorni che celebra l’amicizia e il coraggio di credere nei propri desideri e fantasie.
Avevo proprio bisogno di una storia così. Piena di avventura, di magia, di creature fantastiche e altre così sfacciatamente umane.
“D. Una storia di due mondi” è un libro perfetto per ragazzi: la protagonista, Dhikilo, ha tredici anni ma secondo me potrebbe essere tranquillamente letto dai più piccoli, che sono certa ameranno i vari personaggi che la protagonista incontra lungo la storia; che dai più grandi, come me, che hanno voglia di qualche ora di totale evasione.
La storia inizia con un furto clamoroso: qualcuno sta rubando le D. Dhikilo una mattina si sveglia e non le trova più sui cartelli stradali, non le sente più pronunciare dai suoi genitori, né dagli insegnanti a scuola o dai suoi compagni. Sembra che anche gli oggetti che hanno un nome nel quale è contenuta la lettera D siano scomparsi, così come… i dalmata!
Dhikilo è una ragazzina diversa dalle sue compagne. Ha un colore di pelle più scuro, viene da un paese che non conosce nessuno – e che tutti scambiano per un altro – non sa chi siano i suoi veri genitori e spesso e volentieri di sente sola. Non capita. Ma lei, nel suo cuore, sa di essere speciale. Avrebbe tanta voglia di dimostrarlo…
Ed eccola l’occasione. Sarà lei a scoprire che fine hanno fatto le D e chi si cela dietro questo la loro scomparsa, in un viaggio a Liminus, una terra polare soggiogata dal mostruoso Gamp e popolata da creature spaventose e da altre molto ospitali.
A convincerla che è l’unica che può riuscire nell’impresa è il suo vecchio insegnante di storia, il professor Dodderfield, che è cieco e vive con la sola compagnia del suo fedele cane guida Nelly Robinson. Meglio che non aggiunga altro, perché tutto quello che c’è da sapere su quei due è meglio che lo scopriate da soli!
“D. Una storia di due mondi” non è solo un racconto pregno di fantasia e di immaginazione, ma mantiene un tono ironico e divertente che vi farà sfogliare le pagine con un sorriso stampato sul volto.
Mi è piaciuto anche il modo in cui la protagonista vive la storia: non è una bambina con chissà quali poteri, è solo una ragazzina in gamba, con una certa parlantina, piena di inventiva e molto generosa che saprà cavarsi dagli impicci anche con un pizzico di fortuna.
Credo sia questo il grande insegnamento che ha voluto darci Michel Faber con questa storia: che non bisogna avere dei poteri magici per essere degli eroi. Che possiamo esserlo tutti i giorni, prendendoci cura di una persona sola che ha bisogno e facendo attenzione a non ferire i sentimenti degli altri.
Spero che tanti decidano di avventurarsi lungo le pagine di “D. Una storia di due mondi” e di conoscere la piccola Dhikilo. Un po’ mi manca già.
Permettetemi di aggiungere un commento finale, ma non per questo meno importante: la traduttrice, Elena Malanga, e chi ha revisionato/corretto il testo, hanno fatto un lavoro eccezionale. Togliere tutte le D dai dialoghi, tranne nelle battute di Dhikilo, trovare le giuste corrispondenze in italiano per le parole aventi la D come iniziale, rendere il tutto così perfettamente fluido è stato… magico!
Un lavoro incredibile che è stato svolto con una cura e una pazienza che oggi – purtroppo – sono sempre più rare. Grazie per aver fatto un lavoro così eccezionale, ha reso la lettura ancora più bella.
Scusate posso chiedere chi ha letto la casa dei ricordi di Donato Carrisi … non ho capito bene la storia soprattutto il finale grazie mille