“Copenaghen Cafè” di Julie Caplin: una coccola

“Copenaghen Cafè” di Julie Caplin (Harmony) è il romance perfetto per una domenica da passare in casa, sotto coperte calde, con qualcosa di dolce con cui poter fare merenda. Ha una sola controindicazione: vi verrà una voglia incontenibile di andare a Copenaghen!

TRAMA – La vita di Kate Sinclair, giovane PR londinese, è esattamente come l’aveva desiderata: successo, glamour e un fidanzato affascinante. Almeno finché lui non la pugnala alle spalle, soffiandole la promozione. Kate, con il cuore spezzato, mette in discussione tutto e lascia Londra per Copenhagen. Lasciatasi alle spalle il traffico dell’ora di punta e le nottate in ufficio, scopre un nuovo stile di vita fatto di dolci speziati, morbide cioccolate calde e candele profumate che scaldano il cuore insieme ai sorrisi di uomini alti e meravigliosi. Chissà che in uno di quei cafè non vi sia anche il segreto per la felicità e l’amore…

Andare a Copenhagen è sempre stato il mio sogno, e dopo aver letto questo delizioso romanzo di Julie Caplin la voglia è aumentata tantissimo!

La narrazione parte da Londra dove troviamo la protagonista, la giovane Kate, che lavora coma PR in un’agenzia tra le più importanti della capitale inglese. Sa che può essere a un passo dalla promozione, solo che il suo fidanzato – un galantuomo, non c’è che dire! – le ruda l’idea vincente e anche il posto.

A Kate non rimane che leccarsi le ferite, quando un’opportunità inaspettata le viene assegnata. Un lavoro importante, ma dell’ultimo minuto, un cliente esigente che ha già detto no a tutti i loro competitor. Il suo capo è talmente convinta che sarà un buco nell’acqua che lo affida a Kate sapendo che lei non la spunterà (anche qui, simpatia a secchiate, proprio!).

E, invece, Kate ha l’atteggiamento giusto e conquista il danese Lars che vuole aprire dei grandi magazzini a Londra, portando in città il loro modo di essere, lo spirito hygge di cui si è tanto parlato e scritto, la loro idea di felicità che li ha resi famosi nel mondo. Basta che Kate trovi sei giornalisti da portare con lei a Copenhagen per una settimana…

Ora, apro una piccola parentesi, dato che sono iscritta all’ordine dei giornalisti dal 2014 e me una proposta del genere non è mai arrivata: ma che problemi hanno i giornalisti di Londra che, una volta offerto il viaggio, dicono di no???

Lasciamo stare. Ad ogni modo, Kate alla fine riesce a convincere (convincere, capito? Io forse non avrei aspettato più di un secondo prima di urlare: “Sììììì!”) alcuni giornalisti, un paio di blogger manifestano la stessa reazione che avrei avuto io, mentre un tipo le risponde in modo così antipatico che la metà sarebbe bastata…

La sera prima di partire, Kate partecipa a una serata di gala degli addetti ai lavoro, in cui vengono premiati anche una serie di giornalisti. Dopo un approccio parecchio viscido, durante il quale si lascia scappare qualche informazione di troppo, incontra un ragazzo davvero molto affascinante e pieno di carisma. Peccato che sul più bello squilli il cellulare…

Ma la sorpresa arriva l’indomani, in aereoporto: il giornalista “cane rabbioso” altro non è che Ben, il bellissimo ragazzo che la sera prima l’aveva del tutto scombussolata. Come faranno a reggere insieme una settimana a Copenhagen?

Julie Caplin ci racconta una settimana in cui succede davvero di tutto. Ci saranno momenti divertenti e altri di profonda emozione, specie quando Kate incontra Eva, la madre di Lars, che gestisce un caffè. Sarà lei a spiegarle la filosofia hygge, dirle che ruota intorno a concetti come comodità, accoglienza e familiarità; insistere sull’importanza di circondarsi di cose belle, e di farsi le domande giuste. In questo Eva è davvero la numero uno: chiede con interesse, mai esprimendo dei giudizi e ti porta a riflettere e a mettere in discussione anche quelle che consideravi certezze.

Tra Kate e Ben non mancheranno i momenti di scontro, di incompresione, ma piano piano riusciranno ad avvicinarsi e anche parecchio. Ma, tornati a Londra, i superiori di Kate si aspettano dei risultati e l’articolo di Ben…

Basta, non aggiungo altro!

Posso solo dirvi che mi è piaciuto moltissimo il modo in cui l’autrice ha creato l’alchimia tra i suoi due protagonisti, fino a farmi sentire parecchio caldo e a emozionarmi verso la conclusione.

Molto bello è anche il rapporto che si evolve con tutti gli altri personaggi della storia, ognuno dei quali ha raccontato un pezzo di sé. Oh, quanto mi piacerebbe un romanzo su David!

Dettagliate e vivide tutte le descrizioni di Copenhagen, dai ristoranti alle attrazioni turistiche, dai negozi ai musei: ho controllato, non c’è nulla di inventato. Il romanzo potrebbe essere usato anche come fantastica guida!

“Copenaghen Cafè” di Julie Caplin è un romance “coccola” che gli amanti del genere sono certa ameranno.

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