“Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” di Nancy Springer: molto carino

Enola Holmes arriva oggi, 23 settembre su Netflix. Prima di vedere il film non potevo non leggere il libro da cui è stato tratto, ovvero: “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” di Nancy Springer (DeA).

TRAMA – Enola Holmes non augurerebbe a nessuno di essere la sorella minore dei due zucconi inglesi più famosi al mondo. Mycroft e Sherlock Holmes. Che la guardano sempre dall’alto e la credono una femminuccia capricciosa. Per fortuna la loro madre la pensa diversamente… Quando però la donna scompare nel nulla, le cose per Enola precipitano e i fratelli decidono di spedirla in collegio, convinti che quel posto farà di lei una docile signorina. Ma Enola, che non ha mai obbedito a Mycroft e Sherlock un solo giorno in vita sua, non inizierà certo adesso. E se quei due sono troppo ottusi per aiutarla nella ricerca della madre, ci penserà lei a indagare. Così, in sella alla sua bicicletta, Enola fugge di casa e si mette in viaggio verso Londra. E se sulla strada dovesse imbattersi nello strano rapimento di un giovane marchese, be’… sarebbe l’occasione perfetta per dimostrare quanto risolvere casi sia elementare, per una Holmes! Tra intrighi, indagini e inseguimenti mozzafiato, con questo romanzo iniziano le avventure di un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.

“Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” ha tutte le caratteristiche che rendono “ideale” un libro per ragazzi: non troppo lungo, uno stile semplice, fluido e accattivante, una trama ricca di azione dove non mancano momenti di ribellione nei confronti degli adulti, e con una protagonista forte, ingegnosa, emotiva e determinata.

Determinata, sì, ma Enola non nasconde mai ai suoi lettori le sue fragilità o le sue debolezze che verranno raccontate lungo l’arco della narrazione.

Enola, che letto al contrario in inglese significa “sola”, è così che si sente. Sua madre le ha sempre detto che è “da sola” che deve imparare a cavarsela, e lei ha imparato molto nei suoi 14 anni, ma quella è un’età in cui si va anche alla ricerca della propria identità e farlo “da sola” non è semplice. In quel percorso, il confronto con gli altri diventa indispensabile per capirsi davvero.

“Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” si apre sin da subito con un mistero: la madre di Enola è uscita da casa il giorno del suo compleanno e non ha fatto più ritorno. Che cosa le è successo? Dove è sparita?

Prima di andare via, ha lasciato alla governante tre regali: sarà lì in mezzo la chiave per risolvere il mistero di questa scomparsa?

In un primo momento Enola va a cercarla nei dintorni della loro abitazione, bagnandosi da capo a piedi. Poi, tornata lucida, si rende conto di ciò che occorre fare: avvertire la polizia e i suoi due fratelli. Niente meno che Mycroft e Sherlock Holmes.

Enola ha delle convinzioni su quei due, alcune verranno stravolte altre decisamente confermate, e quando è con loro lo sfarfallio che prova al petto indica una sola cosa: vorrebbe un po’ di affetto. Un minimo di considerazione, magari un briciolo di rispetto o di fiducia. E invece…

A quel punto per Enola non resta che una possibilità: scappare e occuparsi dalla sola della ricerca di sua madre. Ma, durante la sua fuga, inciamperà in un’altra scomparsa, quella di un marchese di… 12 anni. Da lì in avanti la trama si arricchisce di scene rocambolesche tutte da gustare, la lettura diventa sempre più appassionante.

Sullo sfondo, una Londra descritta in tutte le sue sfaccettature, senza edulcorare nulla, anzi: tutto quello che si può nascondere in un angolo buio di un quartiere malfamato qui lo troverete descritto!

L’unica cosa che non mi è piaciuta di “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” è l’ultimo capitolo. Si fa un balzo in avanti di anni, si racconta di Enola e di quello che sta facendo senza però farci sapere come sia riuscita ad arrivarci. In che modo ce l’ha fatta?

Mi è sembrato un modo sbrigativo per chiudere la questione, senza parlare delle difficoltà, dei momenti di sconforto, o magari delle piccole vittorie. Dato che è il primo libro della serie mi sarei aspettata un finale più aperto e più “in prospettiva”: chissà da dove riprendere il secondo, e se si farà cenno di qualcosa. A questo punto sono proprio curiosa!

Rimane un libro davvero molto carino, con una protagonista originale che riesce a catturare il cuore del lettore. Ciao Enola, da oggi in poi non sarai più sola!

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