“Whisky Business” di Elliot Fletcher: adorabile
“Whisky Business” di Elliot Fletcher (Harper Collins) è un romance delizioso, pieno di umorismo ma anche di grandi emozioni, in cui non mancano scene particolarmente piccanti. Insomma, ha tutti gli ingredienti per farvi rimanere attaccati alle sue pagine!
TRAMA – Ora che la sua carriera di attrice hollywoodiana è al minimo storico, April Sinclair decide di tornare alla tranquillità della sua città natale, sull’isola scozzese di Skye. Quale modo migliore per capire come mai tutto è andato a rotoli, se non ripartire dall’inizio? April ha in mente di dedicarsi a una nuova sfida, ovvero salvare la distilleria della sua famiglia. Quello che non si aspetta di trovare è Malcolm Macabe, irascibile ed estremamente attraente master distiller che vive nella casa che lei ha appena ereditato. Anche se non è più l’adolescente timido che ricordava, una cosa è certa: lui non la vuole intorno. Mal ha tre amori nella vita: il whisky, il suo cane e il silenzio. Più a suo agio nell’ombra che sotto i riflettori, ansioso e scorbutico, non ha tempo per la principessina viziata che ficca il naso in quella che considera la sua distilleria. Lei che tempo addietro è scappata dall’isola, presto si annoierà di nuovo e tornerà al suo mondo glamour e abbagliante, Mal quindi non deve fare altro che aspettare. Il comune desiderio di salvare la distilleria, però, significa lavorare più vicini di quanto entrambi vorrebbero. E quando le scintille iniziano a volare, lui si dice che non importa, perché April Sinclair non potrebbe mai volere un uomo come lui… giusto?
Parto con il dire subito che io adoro i romance come “Whisky Business” nei quali entrambi i protagonisti compiono davvero un arco trasformativo, e lo fanno grazie alla vicinanza dell’altro e all’amore che cresce tra di loro.
Mi piace tantissimo leggere di come si sgretoli piano piano il muro che i due hanno eretto attorno a sé per proteggersi; adoro quando quell’astio – che sappiamo non essere mai davvero tale – piano piano si trasforma in qualcos’altro; quando arrivano i primi sorrisi sinceri e le prime occhiate di sfuggita. Ah, e non dimentichiamoci della gelosia: io in quei frangenti vado proprio in brodo di giuggiole!
In “Whisky Business” l’odio all’inizio arriva da una serie di fraintendimenti, ed è per lo più di Malcolm nei confronti di April. Entrambi si incontrano nuovamente dopo che da ragazzini avevano sperimentato insieme cosa significa muoversi in quel limbo pieno di confusione che non è amicizia ma forse non è nemmeno amore, fatto di letture condivise, di attese, di sguardi rubati, e di una scintilla nel petto alla quale non si riesce a dare un nome.
Una scintilla che, però, non si è mai spenta. E forse è anche per questo che Malcolm è arrabbiato con April: perché se n’è andata, perché l’ha lasciato lì, privandolo della sua luce, del suo calore, del suo entusiasmo.
Ma Malcolm si è chiuso in sé stesso anche per altri motivi, per via del rapporto con il padre e per le insicurezze che ha ancora addosso per un lungo calvario affrontato da bambino. Ci sono ferite dell’anima che rimangono sempre con noi, anche quando pensiamo che ormai si siano cicatrizzate e possano non sanguinare più, e Malcolm ha preferito esiliarsi per paura di venire ferito ancora una volta.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Elliot Fletcher si sia presa cura di Malcolm. Lo ha tratteggiato benissimo, e lo ha reso credibile in ogni aspetto, regalando ai lettori momenti anche molto intensi a livello emotivo. Si tratta di vero “orso dal cuore tenero” ma attenzione, perché poi, a letto, smette del tutto di essere timido…
Il ritorno di April, ovviamente, gli sconvolgerà la vita. Piano piano, l’attrice di grande successo, lo farà uscire allo scoperto, un passettino alla volta, travolgendolo con il suo entusiasmo, il suo amore e i suoi tormenti. Sì, perché anche April sta lottando con un passato fatto di manipolazione e con un presente pieno di commenti crudeli e denigratori. Conosciamo bene quale sia la faccia più orrenda dei social, e Elliot Fletcher affronta l’argomento anche se a mio avviso forse avrebbe potuto farlo con un pizzico di profondità in più.
L’ambientazione in una piccola comunità è più che mai funzionale, per entrambe in protagonisti. Da una parte, Malcolm potrà finalmente notare quanto le persone gli siano affezionate, contrariamente a quanto crede, troppo impiegato a pensare di non valere niente e di meritare ancora meno; dall’altra per April, che presto ritroverà l’affetto di amiche sincere, un sentimento capace di tenere le persone legate anche a distanza di tempo.
Sono stata bene tra le pagine di questo romanzo, ed era quello che mi occorreva in questo periodo. Divertente, coinvolgente, mai banale, è stata una lettura piacevole sotto molti aspetti e ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Ovviamente l’autrice ha in progetto la serie The Macabe Brothers: lo scorso 5 giugno è uscito in inglese “Scotch on the Rocks” che ha come protagonista maschile Callum Macabe (e chi ha letto “Whisky Business” immagina già chi è la sua controparte femminile…) e il terzo sarà “One for the Road” con protagonista Alistair Macabe.
Spero però che ci possa essere in futuro posto anche per Heather, la loro sorella!