[Review Party] “Il cacciatore di sogni” di Sara Rattaro: scoprite la storia dell’eroe che ha salvato tutti noi

Ne “Il cacciatore di sogni” (Mondadori – Libri per ragazzi), Sara Rattaro ha raccontato la storia di Albert Bruce Sabin, “l’uomo che salvò il mondo”, ovvero colui che scoprì il vaccino per sconfiggere la poliomelite. Lo ha fatto con delicatezza, lasciando delle impronte nel cuore del lettore. Leggendo questo libro, chiunque conoscerà questo eroe silenzioso, questo gentiluomo che ha scritto la storia, e non lo lascerà andare più, esattamente come ha fatto l’autrice. E anche un ragazzino di dodici anni dallo sguardo aperto e un sogno prezioso…

TRAMA – Luca, che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell’aereo, la sua vita cambia per sempre. Luca incontra un eroe… No, non si tratta di Maradona, che in aeroporto ha attirato l’attenzione di tutti (e in particolare di suo fratello Filippo), ma di un misterioso signore che somiglia un po’ a Babbo Natale e occupa il sedile accanto al suo. All’improvviso l’uomo gli chiede: «Posso raccontarti una storia?». Comincia così un’avventura straordinaria, fatta di parole e ricordi, con una sorpresa davvero inaspettata… l’avventura di un cacciatore di sogni, lo scienziato Albert Bruce Sabin.

“Albert Sabin è stato il mio eroe ed è per questo che ho voluto raccontare la sua storia, perché ha tanto da insegnarci, ancora oggi”, scrive Sara Rattaro nella sua nota alla fine de “Il cacciatore di sogni” e dopo aver letto il libro non potrei essere più d’accordo. Quello che l’autrice ci consegna è un consiglio, un monito, un incoraggiamento: vivere con coraggio e determinazione, inseguendo le prorpie inclinazioni, pensando in grande e donando con generosità.

“Albert Sabin ha tenuto conferenze in tutto il mondo, ha volato per l’Europa in classe economica ed è passato inosservato in aeroporti stracolti di gente assiepata per salutare divi, star del cinema e del calcio”, scrive ancora l’autrice. Un eroe, un uomo che ha salvato milioni di vite in tutto il mondo, che ha deciso di rimanere nell’ombra, chino sul suo microscopio. E che ha deciso di non lucrare sulla sua scoperta, regalando – sì, avete capito bene! – il vaccino che aveva sperimento. Che dire? Io, quando l’ho letto sono rimasta senza parole.

Ma “Il cacciatore di sogni” è anche la storia del giovane Luca, dei suoi desideri, di un incidente, della sua cotta per Licia, della sua determinazione a seguito di una chiacchierata che gli ha cambiato la vita.

Non a tutti capita di fare un incontro così, ma per fortuna ci sono i libri. I libri che ci prendono per mano e ci accompagnano a conoscere meglio il mondo in cui viviamo e ci invitano a comprendere un po’ di più quello che ci portiamo dentro. “Il cacciatore di sogni” è senza dubbio un libro per ragazzi, per loro che ancora sono alla ricerca di una strada, e molto spesso muovere un passo davanti all’altro è destabilizzante.

Ma è anche un libro per noi, che ragazzi non lo siamo più, per affrontare ogni giorno come se fosse una nuova sfida, impegnandoci a dare il meglio di noi. Albert Sabin sono certa diventerà l’eroe di molti, spero anche un esempio per tanti. A lui, e a Sara Rattaro, il mio grazie più sincero.

Approfitto del post per comunicare che la copia del libro in palio, gentilmente messa a disposizione dalla casa editrice, è stata vinta da Laura Rossato! Grazie a tutti per aver partecipato al blogtour e per aver condiviso con noi le emozioni de “Il cacciatore di sogni”.

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