“Il tuo meraviglioso silenzio” di Katja Millay: quando l’amore è salvezza

(Recensione e foto di Azzurra Sichera)

“Il tuo meraviglioso silenzio” di Katja Millay (Mondadori) non è un libro facile da digerire. C’è così tanto dolore nelle vite dei due giovani protagonisti, Nastya e Josh, che a volte c’è da chiedersi come facciano a non scoppiare dalla rabbia.

LA TRAMA – Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all’unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l’una nell’altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.

C’è rinascita, salvezza, distruzione ma soprattutto amore in questo romanzo. Quello che si desidera ma non si vuole accettare; quello che nasce e cresce senza che si possa controllare; quello che diventa totalizzante quando si è con la persona giusta.

Nastya e Josh sembra che a volte non sappiano che farsene di questo amore, non sanno come si gestisce e si affronta, mentre passano la vita a fare gli sposini, come li rimprovera bonariamente Drew.

Non mi sento in imbarazzo a osservarlo. Anche lui mi osserva. Abbiamo stretto un tacito accordo. Io permetto a lui di guardarmi e viceversa. Senza prendercela a male. È un regalo che ci facciamo a vicenda. Niente obblighi, niente aspettative, niente messaggi tra le righe. Restiamo un mistero l’uno per l’altra. Forse se riuscissi a risolvere lui e lui me, potremmo spiegarci a vicenda. Forse è quello di cui ho bisogno. Che qualcuno mi spieghi a me stessa.

Questa è la vera chiave secondo me: capirsi attraverso gli occhi e le parole dell’altro, che riesce ad amarci prima che noi possiamo fare altrettanto e con la stessa cura. Perché questo tipo di amore è per prima cosa un prendersi cura. Josh lo sa, e sa che però non può fare tutto da solo. Come sa che non sarà adesso che Nastya/Emilia starà bene, ma in futuro sì.

Spero che in quel garage continuino a stare bene, coperti di segatura, a prendere le misure, tagliare e scartavetrare. Spero che Drew si arrenda di fronte all’amore. Che Sarah diventi meno stronza e che Clay diventi famoso (chi non vorrebbe un ritratto fatto da lui?). Mi sono piaciuti tutti i personaggi di questo libro e non è facile che sia così. Sono tutti incredibilmente perfetti nelle loro imperfezioni, ed è per questo che sono così reali.

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